Il rapporto uomo natura nel campo architettonico-ingegneristico

 

INTRODUZIONE

IN CLASSE!

INSEGNAMENTI DEL MONDO NATURALE

INVOLUCRO-FILTRO

ILLUMINAZIONE

ISOLAMENTO TERMICO

IL RUOLO DELLA MEMBRANA

LE COSTRUZIONI ANIMALI

CONFRONTO UOMO-NATURA

APPLICAZIONI IN ARCHITETTURA

UNO SGUARDO AL FUTURO

PROBLEMI E SVILUPPI

BIBLIOGRAFIA

 

 

 

 

IL RAPPORTO UOMO-NATURA
NEL CAMPO ARCHITETTONICO-INGEGNERISTICO

“Lo studio delle strutture edilizie animali può partire da un esame macroscopico della morfogenesi di un processo costruttivo animale, dallo studio locale indirizzato alla specie e a quello globale sotteso dalla disciplina zoologica, con il fine ultimo di sforzarsi di pervenire alla dinamica che genera il tutto”

Juhani Pallasmaa

 

Se la teoria globale dell’architettura animale favorisce una chiave di lettura macroscopica del sistema, nell’analisi della struttura costruttiva si dovrebbe privilegiare una lettura microscopica e analizzare gli impercettibili salti e gli adattamenti, lentamente sedimentati. Se ne evince che l’architettura animale si manifesta attraverso strutture e costruzioni spaziali frutto di un sapere e di una memoria genetica collettiva comune.

Ci si può quindi domandare: quali sono i criteri che sono alla base dell’architettura animale? Esiste nell’edilizia animale una visione d’insieme dello “spazio-ambiente”? E soprattutto quale ruolo possono assumere queste costruzioni naturali ed un loro studio attento in direzione di una rivitalizzazione in senso ecoefficiente nell’architettura di un edificio o in uno spazio urbano? Oppure questa analisi dettagliata della possibile influenza dell’architettura animale sull’organizzazione dei sistemi insediativi umani si configura solo come una provocazione intellettuale?

In quest’ottica è forse più importante chiedersi non tanto e non solo come un “manufatto” animale funzioni, ma principalmente in che “modo” tale costruzione è arrivata ad essere quella che è. In ultima analisi ci si interessa delle modalità in cui le componenti di una struttura siano venute alla luce, si conservino e possano evolversi in futuro.

La variabilità stessa fa parte delle strategie di una specie, ed in tal senso l’evoluzione dà come risultato non tanto popolazioni caratterizzate da un comportamento “ottimale”, quanto piuttosto popolazioni in grado di apprendere. In altre parole, ogni attività introdotta secondo le regole dell’evoluzione naturale e dell’apprendimento, se risulta essere positiva, viene poi utilizzata diffusamente, adattando la maniera di abitare, di essere e di costruire alle risorse e alle necessità contingenti.

La lenta evoluzione dei manufatti animali è paragonabile ai processi di trasformazione e di adattamento delle società tradizionali, caratterizzate dall’interazione tra mutamento, metabolizzazione e rigorosa verifica dello stesso, operata attraverso le leggi della selezione naturale. Così nell’architettura animale la saggezza evolutiva delle esperienze passate viene immagazzinata nei geni di ogni popolazione e costituisce il risultato cumulativo di milioni di esperimenti, di prove e di errori, e solo da questo punto di vista possiamo spiegare i comportamenti osservabili in natura e considerarli approssimativamente ottimali. è in questo che si delinea la più importante lezione dal mondo dell’architettura animale: criterio basilare dell’innovazione non è il successo di ciò che un attore ha voluto, e neppure in senso proprio l’efficacia di una soluzione temporanea, ma la capacità che presenta la stessa innovazione di operare e permanere efficacemente attraverso i mutamenti che avvengono nel tempo in una comunità organizzata socialmente.

In altre parole, alle dimensioni dell’agire tecnico si aggiunge l’influenza dell’organizzazione e della interazione sociale, e per questo non deve affatto stupire come le costruzioni degli animali superiori siano le meno ingegnose del regno animale. Le scimmie, per esempio, si accontentano di costruire rifugi provvisori rispetto ai nidi degli animali più organizzati socialmente come le termiti, le vespe e le formiche. E non occorre che le specie siano particolarmente intelligenti o evolute per essere abili costruttrici: troviamo sorprendenti strutture anche tra i protozoi.

I più abili costruttori di manufatti nel regno trofico ci insegnano come anche l’organizzazione di animali semplici sia sorprendentemente complessa. Scrive Juhani Pallasmaa: «Così come l’evoluzione dell’uomo riguarda lo sviluppo delle mani, quasi tutte le specie che costruiscono hanno un’alta capacità manipolatoria, soprattutto le tre principali classi di costruttori. L’abilità dei ragni e degli insetti deriva dalle loro zampe a giunture multiple e dalla complessa articolazione della bocca, mentre il becco sottile e la testa mobile permette agli uccelli movimenti molto precisi».

Un altro elemento molto importante è la gestione delle risorse. Sempre Pallasmaa ha sottolineato: «L’architettura animale è in perfetta armonia con il contesto ecologico; gli animali costruttori non esauriscono le risorse naturali e non creano problemi di rifiuto e di inquinamento. L’uso prolungato ed il riuso sono per essi considerazioni economiche importanti. I nidi delle termiti infatti possono essere utilizzati per secoli. I grandi nidi di stecchi degli uccelli e delle rondini delle rocce restano in uso per molte stagioni. Le api millifere guardiane riutilizzano la cera delle case abbandonate per costruirne di nuove... ».

è inoltre sorprendente notare, dal punto di vista economico e gestionale della progettazione, come gli animali tendano a programmare la costruzione nei periodi dell’anno in cui il costo energetico richiesto alla specie è più basso, cercando sempre di ottimizzare l’uso dei fattori climatici locali. Le termiti-bussola australiane ad esempio orientano i loro nidi a piastra esattamente in direzione nord-sud per ridurre al minimo il calore di mezzogiorno e sfruttare al massimo l’irraggiamento solare del primo mattino e del tardo pomeriggio.

 

INVOLUCRO-FILTRO                                                    ILLUMINAZIONE                                                          ISOLAMENTO TERMICO

 

 

 

INDIETRO

 

HOMEPAGE

 

AVANTI