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Palazzo Milzetti

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Pianterreno

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Biblioteca


La biblioteca del conte Milzetti si trova al piano terra, fa parte della residenza da scapolo del conte ed è situata fra la sala da bagno e una stanza di passaggio. La stanza è rettangolare e non molto spaziosa, con due porte: una sul lato corto che conduce nell’antibagno e una sul lato lungo che porta alla saletta delle stagioni.
I mobili, in legno di olmo, che coprono tutte le pareti, sono intagliati con lesene scanalate tra cui si aprono le doppie ante a vetri. La parte bassa delle librerie è a sportelli chiusi con tiretti, in modo che risultino pratici e funzionali.
Di fronte alla porta che immette nella saletta delle Quattro Stagioni, si trova inserita nella libreria, la scrivania del conte Milzetti, sempre in legno. Il seggio è posto davanti ad una absidiola poco profonda, ritagliata nella libreria, rivestita sempre in legno, che presenta una sorta di catino absidale a forma di conchiglia; la scrivania è a forma arrotondata. Importante è il riferimento alle biblioteche inglesi del periodo e, in particolare, a quelle dell’architetto Robert Adams.
La decorazione, che riguarda solo il soffitto, è stata eseguita tutta da Felice Giani.
Una pittura a finto legno fa da sfondo alle scene nei riquadri, dipinte a tempera. Nel rettangolo centrale sono rappresentati Apollo e Minerva, rispettivamente dio della musica e della poesia (ARTI) e dea della sapienza (SCIENZE), seduti entrambi su un basamento di pietra: Minerva tiene con una mano una corona d’alloro, che sta appoggiando sul capo di Apollo, e con l’altra tiene la lancia. Appoggiato vicino a lei c’è lo scudo e sul basamento è appollaiata una civetta, animale sacro a Minerva. Apollo la sta guardando, mentre regge la cetra. La scena è ambientata in un bosco e tra gli alberi si intravede un tempio greco a pianta circolare.
Tutto attorno al riquadro vi sono medaglioni con allegorie di attività che celebrano il sapere e le opere umane:
La legge a Sparta:. Una donna seduta, con la veste bianca e il manto azzurro, regge una lapide con la scritta "Licurgo"; dietro a lei c’è un uomo barbuto coperto da un manto rosso, che guarda la lapide, riflettendo ( infatti ha la mano appoggiata sul mento), alle loro spalle si nota una tenda gialla
La legge ad Atene Una donna vestita di giallo mostra la lapide con la scritta "Solone", accanto a lei un uomo sta scrivendo, circondato da pergamene e lapidi. La scena è ambientata in una biblioteca, con molti scaffali pieni di libri
L’abbondanza e il commercio L’abbondanza, con la veste verde e il manto bianco, tiene in mano la cornucopia, accanto a lei Mercurio, che rappresenta il commercio, avvolto da un manto rosso, con i calzari e il copricapo alati e con in mano il caduceo, le indica il mare, dove ci sono delle navi pronte per salpare, simbolo evidente delle attività commerciali. A sinistra di Mercurio si trovano due pietre con incise le iniziali F. M.
La guerra e la pace: Una figura seduta, armata da soldato romano, con l’elmo piumato e il manto rosso, con il piede sinistro appoggiato su uno scudo, indica un basamento di pietra con la scritta "S.P.Q.R. ROMOLO NUMA". Appoggiato a destra c’è il fascio littore romano e le corone di alloro, sullo sfondo la folla che acclama e incita.
La scultura e l’architettura Una donna, che rappresenta l’architettura, seduta su un seggio imponente, con in mano un fascio di fogli e il compasso, è intenta a disegnare su una pergamena figure geometriche e calcoli, accanto a lei vi sono sparsi fogli con disegni di architetture classiche. La figura che rappresenta la scultura, appoggiata ad una colonnina con un busto di un uomo barbuto (probabilmente un filosofo), sta guardando l’architettura e tiene in mano il martello e lo scalpello, strumenti della sua arte
La scuola di scienze Una figura femminile seduta indica un punto sul mappamondo a due discepoli vicino a lei, che fissano il globo; sotto il mappamondo c’è un grosso libro aperto
L’agricoltura Un uomo barbuto, vestito di giallo, conduce un aratro tirato da un bue e ha in mano un bastone per guidare la direzione del bue. Dietro di lui c’è un giovane con in mano un falcetto che sta per tagliare un ramo. Lo sfondo è quello di una città, cinta da mura, ai piedi di una montagna.
La poesia e la pittura Una figura, che rappresenta la Poesia, vestita di bianco e coronata di alloro, tiene con una mano la cetra e con l’altra un rotolo di fogli scritti. Alla sua destra un’altra figura, vestita di rosso con un manto blu, la Pittura, sta facendo uno schizzo su una grande tela e guarda la Poesia, come se stessero conversando. Ai suoi piedi si intravede un mobiletto con dei vasetti di colore e dei pennelli
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Palazzo Milzetti

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