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Palazzo Milzetti

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Pianterreno

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Sala delle Quattro Stagioni


Questa camera di compagnia fa parte dell'appartamento da scapolo del conte. E' a pianta rettangolare ed è abbinata all’adiacente camera da letto.
Vi si accede attraverso tre porte: una collega la stanza con la "Saletta all’uso della villa Adriana"; una porta laterale conduce alla biblioteca; un’altra porta laterale immette alla camera da letto (prima stanza con alcova). Per mantenere la simmetria è stata poi creata una finta porta, situata, con quella che conduce alla Saletta retrostante, di fronte alle due finestre che danno sulla strada.
La decorazione delle pareti è semplice e geometrica: cornici azzurre e rosse, che suddividono la superficie in campi regolari, racchiudono riquadri di intonaco bianco, mentre tutto il resto della sala è di color avorio.
Sul soffitto a semivolta, staccato dalle pareti da una greca e da una cornice in stucco che corrono lungo tutto il perimetro della stanza, all’interno di cornici geometriche sono raffigurate scene sacrificali alle Stagioni, concepite in funzione prevalentemente ornamentale. Queste varianti del repertorio pompeiano si trovano anche nel ciclo decorativo della Biblioteca Augusta di Perugia.
Tutte e quattro le scene sono composte secondo un preciso ordine: una figura in piedi, un putto e un busto in pietra. Le scene sono poste a lato delle corrispondenti raffigurazioni di Amorini rappresentanti i quattro elementi collegati alle stagioni. Inoltre, la scena dell’inverno è posta sul lato della stanza in cui si trova la stufa, quella raffigurante la primavera è invece situata sul lato delle finestre.
Partendo dalla porta che collega la stanza alla camera da letto troviamo, in senso orario: l’estate, l’inverno, l’autunno e la primavera.
Nella prima scena l’estate è personificata da una figura femminile nuda che regge un fascio di spighe dorate. In mezzo si trova un putto alato anch’ esso nudo e alla sua destra un busto di donna coronato, ai piedi del quale si vede un altro fascio di spighe.
Nella seconda scena l’inverno è rappresentato da una figura di donna vestita con abiti pesanti, invernali appunto, che regge una fiaccola. Accanto al putto, vestito anch’ esso, è raffigurato un braciere con il fuoco acceso. Il busto rappresenta un vecchio con la barba, tipica immagine associata all’inverno.
Nella terza scena l’autunno è rappresentato da un giovane intento a versare del vino da una brocca nella coppa che un putto-satiro alato regge in mano. Il vino e il satiro sono due temi da sempre legati a questa stagione. Il busto rappresenta un uomo con foglie di vite sul capo e sul basamento appare la scritta "BACCO".
Nella quarta scena una figura femminile vestita, che rappresenta la primavera, regge sul capo un cesto pieno d’erba e di fiori e in mano ha una ghirlanda. In mezzo, un putto tiene in mano il festone di foglie che scende dal busto. Il volto di questo è quello di una donna con i capelli raccolti in trecce.
Motivi ornamentali presi dal mondo naturale ( festoni di foglie, uccellini, inseriti su sfondo rosa) completano la decorazione del soffitto. Nei quattro angoli di questo sono raffigurate maschere alate entro medaglioni a sfondo nero. Al centro del soffitto sono dipinti, entro quattro tondi, Amorini offerenti, ognuno dei quali rappresenta un elemento.
L’Amorino raffigurante la terra, collegata all’estate, regge un fascio di spighe ed una falce ed è situato su uno sfondo dorato; quello del fuoco, associato all’inverno, tiene una fiaccola accesa e un drappo rosso che contrasta con lo sfondo scuro del dipinto; l’Amorino che rappresenta l’acqua, elemento collegato all’autunno, beve da una coppa ed ha in mano
un’anfora d’oro; quello raffigurante l’aria, collegata alla primavera, tiene in mano ghirlande di fiori e foglie ed è situato su uno sfondo azzurro che rappresenta il cielo sereno, solcato da nuvole bianche.
Nei riquadri sopra le porte sono dipinte, all’interno delle cornici, maschere, anch’ esse collegate al tema della stanza. Seguendo lo stesso ordine dei dipinti, infatti, troviamo la primavera, situata sulla porta di accesso della camera da letto, la cui maschera rappresenta un volto femminile circondato da ghirlande; l’estate, il cui volto è quello di una donna e dietro si trovano spighe di grano; l’inverno, rappresentato da una maschera dal volto di vecchio con capelli e barba grigi davanti a due fiaccole accese incrociate e con una brocca rovesciata; infine, situato sulla porta di collegamento con la biblioteca, l’autunno, la cui maschera è rappresentata da un volto di uomo con foglie di vite e una brocca dorata.
La stanza è dotata di stufa per il riscaldamento.
Il pavimento è stato eseguito con la tecnica della palladiana, rifatto su modello originale.


La Primavera
(decorazione del soffitto)

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Palazzo Milzetti

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