Il rapporto uomo natura nel campo architettonico-ingegneristico

 

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CASA TRADIZIONALE TRULLO, Puglia, Italia

La forma e la tecnologia delle pareti (due paramenti in pietra con intercapedine di materiale terroso) sono tali da ottimizzare la termoregolazione naturale degli ambienti interni; i muri tirati su a secco, infatti, permettono di godere di una temperatura costante grazie al gran numero di micro-camere d’aria formatesi al momento della costruzione tra una pietra e l’altra, in grado di assorbire l’escursione termica. Il segreto è il grande spessore dell’involucro in pietra (due, tre metri), la cui enorme massa funziona da volano termico, capace di accumulare con grandissima lentezza il calore estivo, e di trasferirlo successivamente all’interno del trullo durante la stagione invernale. A sua volta lo strato d’aria, tra una pietra e l’altra, funziona come un eccellente isolante termico, che rallenta ulteriormente il passaggio di calore dalle zone più calde a quelle più fredde. L’effetto combinato di questi due fenomeni è che, a fronte di oscillazioni stagionali delle temperature esterne di 30-40 gradi, le temperature all’interno del trullo da una stagione all’altra variano di pochi gradi, mantenendosi sempre intorno a valori ottimali di 18-22 gradi centigradi.

Il sistema costruttivo tradizionale del trullo è improntato da secoli sull’impiego di pareti stratificate in mattoni di pietra a secco. La stratificazione e l’aggregazione dei componenti costruttivi di base ricorda fortemente la struttura cellulare di una foglia di ago di pino, spessa e composta da una miriade di cellule addensate, accostate per proteggere gli strati più profondi, soprattutto durante i periodi caldi.

 

 

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