|
|
|||
|
|
|
Ci sono stati animali architetti molti tempo prima che Homo sapiens compisse i suoi primi rudimentali tentativi di costruzione, e non c’è da stupirsi se i manufatti degli stessi superano spesso, ancora oggi, quelli umani per funzionalità, adattamento ecologico, solidità strutturale, efficienza energetica, economia dei materiali, gestione delle risorse e precisione nell’esecuzione.
L’architettura delle strutture naturali presenta quindi insospettate
potenzialità paradigmatiche e si pone alla base di un possibile
cambiamento della visione della Natura, dal pensiero antropocentrico
dell’”uomo dominatore” a quello dell’”uomo rispettoso” della Natura. È
necessario rileggere la concezione dell’ambiente secondo leggi e regole
ad esso più consone, studiando i segreti costruttivi presenti nel mondo
naturale vegetazionale ed animale, sfruttandoli come fonte di
ispirazione per l’ideazione delle strutture edilizie e per la creazione
degli insediamenti urbani. Elemento-chiave della riflessione su questo tema è l’acquisizione della consapevolezza che la Natura ha sviluppato nel corso dell’evoluzione un’incredibile molteplicità di strategie per il risparmio e la razionalizzazione dell’utilizzo di materia, energia e informazione, e in genere per l’ottimizzazione degli scambi metabolici di tipo materiale e immateriale. Sono ormai noti i meccanismi e i processi grazie ai quali le strutture fisiche degli esseri viventi riescono ad adattarsi alle più diverse situazioni climatiche della Terra: ai cambiamenti dei clima esterno, delle condizioni fisiche, geografiche e territoriali, e dell’attività del corpo, gli organismi reagiscono con l’uso di membrane fortemente adattive, con sistemi di circolazione interrelati, e con complessi meccanismi di autoregolazione. Per produrre riscaldamento e raffreddamento, per generare movimento e articolazione del proprio agire nello spazio, per ottenere una buona ventilazione quando necessaria o schermarsi del tutto da essa, per operare le complesse sintesi metaboliche caratteristiche degli organismi viventi in Natura, è stupefacente constatare che vengono utilizzate esclusivamente energie rinnovabili, e che nelle operazioni di adattamento, regolazione, interazione e metabolizzazione si fa sempre leva su elementi-chiave a membrana (reale o virtuale) di passaggio, di selezione e di filtro per gli scambi materiali e immateriali. Osservando criticamente tali processi è possibile imparare una lezione metodologica e progettuale di vita, oltrechè arricchire e approfondire in senso critico le questioni legate agli aspetti tecnologici della nostra architettura artificiale.
|
|
|
|
|