Il rapporto uomo natura nel campo architettonico-ingegneristico

 

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IL RUOLO DELLA MEMBRANA

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CONFRONTO UOMO-NATURA

APPLICAZIONI IN ARCHITETTURA

UNO SGUARDO AL FUTURO

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FORMICA                             

Il formicaio è una struttura in continua evoluzione, infatti il controllo termoigrometrico e dei livelli d’umidità all’interno del formicaio è costante, insieme ai continui processi di ricostruzione del nido. Le formiche, infatti, portano costantemente la terra, il materiale da costruzione del nido, dagli strati più bassi del nido a quelli più alti e viceversa. Questo processo ha il significato biologico di evitare la formazione della muffa all’interno del formicaio attraverso l’asciugatura del terreno umido portato all’esterno e, una volta asciutto, riportato nuovamente in basso. Contemporaneamente, durante questo processo di cui si occupano le operaie della specie, piccoli materiali vegetali come ramoscelli, aghi di pino, vengono trasportati nel basso del formicaio, mentre le particelle di terreno compresso formano una eccellente membrana isolante che protegge da freddo e umidità. La membrana del formicaio è in realtà il suolo sotterraneo ed in termini di guadagno termico un notevole apporto è dato dall’inerzia termica dei terreno. Perciò di notte e durante i giorni freddi le formiche richiudono i numerosi fori di entrata al nido, proprio come noi chiudiamo le finestre, per mantenere il calore all’interno.

Alcune specie di formiche, invece, utilizzano per la costruzione delle membrane esterne dei nidi foglie fresche, che possono essere facilmente lavorate con la seta, creando un habitat di superfici curve: solo le foglie fresche però possiedono una buona capacità di isolamento termico che viene perdona quando si appassiscono. Le formiche cercano 2 o 3 foglie che crescono vicine da cucire insieme. Una volta trovate alcune foglie vicine da poter unire, un gruppo ne strappa due margini e un altro gruppo unisce le foglie come un sacchetto, grazie ad un baco tenuto tra le mandibole, che esse utilizzano come macchina da cucire.

 

 

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