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Se consideriamo gli animali architetti, solitamente pensiamo a costruzioni abbastanza semplici (come ad esempio il nido dentro l’albero dello scoiattolo): mentre le tecniche costruttive utilizzate dalla natura possono essere paragonate (o sono addirittura migliori) alle costruzioni umane, soprattutto in relazione alla dimensione del costruttore animale. Tra le più grandiose costruzioni erette da singoli animali ci sono sicuramente quelle del castoro (una delle dighe più grandi è stata misurata in 1,2 km) e le ragnatele, che utilizzano un filo lungo anche 100 metri, che alla scala umana corrisponde a circa 10 km. Le termiti inoltre possono essere considerate grandi maestre tra gli animali architetti. Infatti nessun altro animale riesce a raggiungere le dimensioni e la solidità delle costruzioni realizzate da questi insetti. Costruirsi un nido vuol dire fondamentalmente porre una barriera fisico-meccanica tra il microclima interno e l’ambiente esterno variabile, che risulta perciò indispensabile per la sopravvivenza dell’animale e della prole. La dimora ha sempre avuto un triplice fondamentale ruolo tra le specie costruttrici: quello della protezione della prole dai predatori, della conservazione delle scorte di cibo e del riparo dagli agenti atmosferici. L’abilità nel costruire tra gli animali non sempre è proporzionata all’intelligenza o all’evoluzione della specie, quanto piuttosto all’abilità di collaborare o lavorare in gruppo. Non è un caso infatti che le costruzioni più complesse tra gli animali architetti siano quelle degli insetti, come le termiti, le api, le formiche, mentre per esempio le scimmie, mammiferi dotati di una grande intelligenza, non hanno l’abitudine di costruirsi una dimora. Gli insetti architetti, invece, hanno l’abilità di lavorare in gruppo, il che vuol dire che ogni individuo ha un ruolo ben preciso e le fasi di costruzione sono programmate a vantaggio della velocità di realizzazione dell’opera e inoltre sfruttano al massimo le condizioni ambientali e le fasi costruttive avvengono durante le stagioni più calde. Condizione necessaria per queste abitazioni è l’utilizzo di materiali naturali locali e riciclabili, come fili d’erba o strutture schiumose oppure materiali più duraturi come terra miscelata a saliva, sassi, conchiglie o materiale vegetale. ESEMPI: |
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